Sono più di due miliardi e mezzo le persone che nel mondo ogni giorno si cibano di pane e companatico: il panino. Un vero e proprio esercito di buongustai, mangiatori di tramezzini. Declinato a seconda del gusto e delle usanze del suo territorio d’origine il panino diventa un vero e proprio pasto completo che riesce a trasmettere nutrimento, piacere, benessere ed emozione. Il panino, purché preparato con la “P” maiuscola, acquista una delle prime posizioni nella classifica mondiale dello street food. D’altronde se lo merita: preparato in ogni dove, niente posate, niente attrezzature specifiche per la preparazione, nessuna specifica regola e semplicemente gustato tra le mani o se proprio bisogna esagerare con qualche tovagliolo di carta. Dunque, ci troviamo davanti ad uno street food composto da due fette di pane che possono diventare contenitore di una miriade di ingredienti.

La percentuale di coloro che scelgono di consumare un pranzo fuori casa disegna un trend in continua crescita. Sarà per i nuovi stili di vita, sarà perché il consumatore ha scoperto che in un semplice panino possono essere contenuti infiniti ingredienti, sarà per il suo rapporto qualità/prezzo o sarà per le nuove esigenze del mangiar veloce e fuori casa che il panino diventa e si afferma sempre più il nuovo cibo di strada che si estende non solo in Italia, ma da nord e a sud dell’Equatore, a sinistra e a destra di Greenwich.

Velocità e qualità dunque sono il binomio irrinunciabile di questo alimento da strada che sempre più frequentemente sta conquistando chef pluristellati tanto da tramutare il loro approccio culinario di costosissimi piatti del mangiar di lusso in avamposti del “veloce, buono ed economico”. Tali modelli ci consentono di affermare che il panino diventa sempre più un alimento in grado di unire generazioni di giovani e meno giovani senza però mai porre limiti alla fantasia e agli abbinamenti degli ingredienti che caratterizzano questo cibo facile e pratico da mangiare.

Semplici regole per la preparazione di un panino di qualità

La preparazione del panino sembrerebbe possedere alcuni valori intrinseci ed estrinseci che lo caratterizzerebbero come tale. Gnamit, il nuovo progetto di valorizzazione e educazione al cibo, definisce alcune regole base che bisogna assolutamente riconoscere in un panino di qualità preparato ad hoc:

  1. Valori estetici, funzionali e gustativi, adatto al consumo alimentare di ogni generazione;
  2. Stagionalità dei prodotti.
  3. Territorio e ricerca dei sapori delle tradizioni locali, mantenendo una facile reperibilità.
  4. Completo e salutare, il panino è un piatto unico.
  5. Qualità del pane.
  6. Equilibrio, un ingrediente primario, un contorno di verdure e salse che offrano acidità.

Un fatto semplice ma che spesso per via della spietata concorrenza economica e qualitativa imposta dalle multinazionali, non riesce a dimostrare la completezza nutrizionale, sociale e gustativa del panino. Un approccio migliore nella preparazione potrebbe sicuramente potare il “pane imbottito” su nuovi orizzonti culinari, convincere gli esperti della nutrizione ancora scettici e sicuramente conquistare il mondo!

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